"...la Via dello studio non ha fine. La Via del Karate è immensamente ampia, profonda e alta come il cielo che continua senza limiti"
Il cinema e una certa letteratura, per scopi puramente commerciali, hanno recentemente presentato alcuni aspetti esteriori del Karate: violenza, rottura di tavolette o mattoni, ecc… Karate non è sinonimo di violenza ma significa imparare a controllare e a disciplinare l’aggressività di ogni individuo.
La pratica del Karate-Do nei bambini non produce violenza né lesioni di nessun tipo, anzi il bambino impara fin dall’inizio a controllare l’aspetto tecnico muscolare e l’aspetto aggressivo. Attraverso esercizi proposti in forma prevalentemente ludica, le lezioni si realizzano nell’ambito di un sano cameratismo e del rispetto reciproco. D’altra parte, è stato dimostrato scientificamente che la pratica di questa disciplina funziona come un metodo efficace e naturale per rafforzare nel bambino una personalità sana. I bambini diventano agili e robusti e trovano il giusto equilibrio psichico: alcuni nell’esercizio scaricano la loro aggressività mentre i più timidi acquistano decisione.
In sostanza, il Karate-Do offrirà al bambino:
– Coordinamento psicomotorio
– Sfogo energetico, svago
– Destrezza, riflessi e capacità di reazione
– Disciplina e concentrazione
– Umiltà e tolleranza
– Senso di cameratismo, rispetto verso i propri compagni di pratica, gli insegnanti, la famiglia e la società
Un bambino fisicamente, psichicamente e spiritualmente sereno e in equilibrio è un bambino felice capace di affrontare la vita e trionfare.
Vengono riportati di seguito alcuni ESEMPI utilizzabili nella spiegazione delle tecniche e delle posizioni fondamentali di Karate:
Il cobra :
Rappresenta il modo ideale con cui deve essere eseguita ogni tecnica: il cobra ritira la sua testa, dopo aver colpito, ad una velocità folgorante: è l’immagine del karateka che colpisce e ritira velocemente il braccio durante l’esecuzione della tecnica.
Il canguro :
Utilizza sia gli arti superiori che inferiori per il combattimento e grazie alla lunghezza della sua coda sorprende il suo avversario tenendolo a distanza ed avvicinandosi solo al momento di colpire.
Il cavallo :
Quando si difende, il cavallo compie una rotazione che esprime il gesto tecnico dell’ushiro geri.