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    ORARI DI ATTIVITA'

    LUNEDI  18:00 - 19:00 (Karate BAMBINI)

    LUNEDI  19:15 - 20:30 (Karate RAGAZZI)

    LUNEDI  20:45 - 21:45 (Tai chi chuan)

    MARTEDI  19:30 - 20:30 (Tai chi chuan)

    MARTEDI  20:30 - 22:00 (Karate ADULTI)

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Sensei OSCAR MASATO HIGA

Sensei OSCAR MASATO HIGA

“L'armonia è il simbolo del Karate: come posso essere in armonia con gli altri se non sono in armonia con me stesso? Il Karate è la via verso l'armonia.”

Sensei OSCAR MASATO HIGA

OSCAR MASATO HIGA, figlio del Maestro Jintatsu Higa, nasce a Buenos Aires, Argentina, il 28/03/1945. Cittadino giapponese, attualmente vive a Palermo (Sicilia, Italia). In Argentina, in un’epoca in cui ancora non esistevano le palestre di Karate, egli frequentava le lezioni private che suo padre dava a piccoli gruppi della collettività giapponese, ed in particolar modo quelle che dava al figlioccio Tsuneo Nakandakare.

In un ambiente familiare dove costantemente si parlava di Karate, in un’epoca in cui pochi sapevano di cosa si trattasse, il giovane Oscar cresce alternando la pratica del Karate agli studi di ingegneria e alla sua altra grande passione, la pittura, che gli fu d’aiuto nello sviluppare ulteriormente la sua sensibilità spirituale. Era solito dire: “L’arte della pittura e l’arte del Karate-do hanno lo stesso principio zen; in Karate si dice: Io non faccio il pugno, Io sono il pugno. In pittura si direbbe: Io non dipingo, Io sono la pittura, Io divento pennello, mi trasformo in quello che faccio. In ultima istanza l’eliminazione dell’Io e la rottura dei concetti dualisti è comune a tutte le arti”.

All’inizio dell’anno 1967 conosce il Maestro MICHIHISA ITAYA, rappresentante in Argentina della scuola Shotokan, il cui scopo fondamentale era quello di sviluppare il Karate sportivo in quel paese. Il Maestro Itaya frequentava la famiglia Higa e imparava, attraverso gli insegnamenti del Maestro Jintatsu Higa, le caratteristiche dell’antico Karate tradizionale di Okinawa.

Giacché per lui si trattava di un’esperienza mai vissuta, Oscar fa chiedere dal padre al Maestro Itaya di poter partecipare alle gare di Karate, sia di Kata che di Kumite. Il Maestro Itaya accettò la proposta, a condizione che Oscar imparasse i Kata dello Shotokan, presupposto allora necessario per potere partecipare alle competizioni sportive di Karate. Oscar inizia quindi la sua attività agonistica, ottenendo molteplici successi nelle competizioni, diventando il 1° campione Argentino di Karate e classificandosi primo in molte importanti gare tra cui:

la Gara Interregionale, Il Campionato Argentino, Il Campionato Rioplatense e il Campionato Sudamericano, sia di Kata che di Kumite.

Ottiene inoltre, per primo in Argentina, la cintura nera Shotokan. Terminata l’esperienza nel Karate sportivo continua a dedicarsi esclusivamente all’allenamento con il padre e alla diffusione del Karate di Okinawa.

Un giorno dell’anno 1969 il padre gli si rivolge dicendo: “Se vai dietro un coniglio, puoi prenderlo; comunque non è facile. Se vai dietro due conigli contemporaneamente, sicuramente non ne prenderai nessuno”. Oscar comprende il messaggio del padre e decide quindi di abbandonare qualsiasi altra attività e di dedicarsi esclusivamente alla pratica, con un intenso allenamento di almeno 6 o 7 ore al giorno, alla ricerca e diffusione del Karate, riuscendo peraltro ad introdurre la scuola in diverse regioni dell’Argentina e del Sudamerica.

Mentre si trova in Argentina ricopre diversi incarichi: Segretario dell’”Associazione Argentina Shorin-ryu Karate-do di Okinawa”, Membro del Consiglio Tecnico, Consigliere Tecnico delle filiali regionali, Arbitro ufficiale in gare nazionali ed internazionali e Direttore e Capo degli istruttori dell’Istituto “Scuola Higa”, è inoltre il primo professore della cattedra di Karate nella Scuola di Giornalismo Sportivo del Circolo dei Giornalisti Sportivi dell’Argentina, la più importante istituzione nazionale in questa specializzazione.

Nell’anno 1976, in Okinawa, gli viene conferito il grado di 5° Dan riconosciuto dalla “Federazione di Karate-do di Okinawa”, aggiudicandosi peraltro il massimo punteggio mai avuto nella storia della scuola in un esame per il passaggio di grado. Quello stesso anno conosce il Maestro di Kobudo Eisuke Akamine, caposcuola della Hozon Shinkokai di Okinawa, diventando il suo rappresentante in Argentina.

Nell’anno 1983, in seguito alla scomparsa del padre Jintatsu, diviene caposcuola Kyudokan in Argentina; nel 1985 ottiene il grado di 6° Dan Renshi e riceve in Okinawa il titolo di rappresentante della Scuola Kyudokan per tutto il Sudamerica. Nello stesso anno viene ricevuto in Ecuador, nel palazzo presidenziale, dal Vice Presidente della Repubblica Dott. Blasco Peñaherrera.

In questa occasione il Maestro Higa conferisce honoris causa all’allora Presidente della Repubblica ing. Leon Febres Cordero, assente per impegni, e allo stesso Vice Presidente il grado di 10° Dan della Scuola Kyudokan di Okinawa.

Nel Marzo del 1988, in occasione di uno dei suoi frequenti viaggi in Okinawa, ottiene il grado di il 7° Dan Kyoshi e gli vengono concessi la rappresentanza per tutta l’America e il titolo di Direttore Tecnico Mondiale della Scuola.

Nell’agosto del 1988 lascia l’Argentina e si stabilisce nella città di Los Angeles (USA), introducendo per la prima volta la Scuola Kyudokan nel Nord America.

Nel 1989 entra a far parte della Scuola di Kobudo RyuKyu Kobudo Ryukonkai, a cui fa capo il M° Kotaro Iha.

Dal 1990 in poi Il Maestro Oscar Higa comincia a diffondere il Karate Kyudokan in Italia. Si reca quindi nella città di Milano, dove si trovava il suo discepolo Antonio Policrisi, 6° Dan Renshi, uno dei più bravi discepoli del Maestro Higa. Dopo Milano, si trasferisce a Padova (Veneto) e in seguito a Rieti (Lazio) per, infine, arrivare in Sicilia. Dopo avere vissuto qualche mese a Partinico (PA), si stabilisce a Palermo dove abita dal 1995.

Nel 1992, durante un viaggio di aggiornamento presso suo zio Yuchoku, viene nominato Rappresentante della Scuola Kyudokan per tutta l’Europa.

Nel settembre del 1994 ottiene il grado di 8° Dan Kyoshi.

Nell’anno 1997, in Okinawa, gli viene ratificato l’incarico di Direttore Tecnico Mondiale della Scuola e viene nominato Rappresentante per tutta l’Europa della “Federazione di Kobudo Ryu Kyu Kobudo Ryukonkai”.

La sua attività in Italia e nel mondo, in questi ultimi anni, è stata e continua ad essere molto prolifica: è stato membro del Consiglio Tecnico e Capo degli arbitri di Karate Tradizionale della “World Karate Organization”, è il Presidente e Direttore Tecnico della “Organizzazione Italiana di Karate-do Kyudokan di Okinawa” (O.I.K.K.O.), è Vice Presidente della “World Okinawan Shorin-ryu Kyudokan Karate-do Federation”; ha arbitrato in diverse gare nazionali ed internazionali di cui tre mondiali, due sudamericane e due europee. A Palermo è il Direttore Tecnico e il Capo degli Istruttori della “Associazione Sportiva Culturale Okinawa”. Viaggia costantemente in diversi paesi del mondo per stage, arbitraggio, esibizioni e per tenere corsi, sia di Karate che di Kobudo.

Nell’anno 1992 ha preso parte, insieme al suo discepolo Fabian Pêrez, alla famosa “Pasqua del Budo” organizzata dalla Sport Promotion di cui è presidente il M° Giacomo Spartaco Bartoletti. Considerata una delle più importanti manifestazioni di Arti Marziali del mondo, ha percorso tutta l’Italia facendo tappa in 12 città diverse.

Nel gennaio del 1999, la rivista Samurai, la più importante rivista di Arti Marziali in Italia e una delle più importanti nel mondo, onora il Maestro Higa come uno dei grandi personaggi delle Arti Marziali.

Nel febbraio del 1999, è stato nominato Membro del Comitato di Promozione del Torneo Mondiale di Karate-do e Kobudo di Okinawa, svoltosi a Naha, Okinawa nell’agosto dello stesso anno.

A giugno 2000, in occasione del Campionato Europeo della “World Karate Confederation” tenutosi a Cluj Napoca (Romania) – partecipa come invitato speciale e dirige uno stage di Karate do Shoryn-ryu per tecnici e arbitri europei.

Nel novembre 2000 si reca a Okinawa per assistere al Campionato Mondiale di Karate-do Kyudokan rivestendo il ruolo di Capo degli arbitri e partecipa alla dimostrazione in onore del maestro Yuchoku Higa, in occasione dell’anniversario della sua morte.

Fra gli anni 2000 e 2004 continua con la diffusione della Scuola in diversi paesi del mondo, tra i quali: Marocco, Panama, Repubblica Ceca, Sri Lanka, Cile, Francia, India, Isole Filippine e Polonia.

Nel novembre 2001, in Piemonte (Italia) è stato ricevuto a Palazzo Lascaris, sede della Presidenza Regionale, dove è stato insignito di una targa per i meriti e per il prestigio profuso al mondo della Arti Marziali.

Nell’agosto 2003, viaggia a Okinawa, Naha per il Campionato Mondiale di Karate-do e Kobudo presso lo stadio Budokan. In occasione del Seminario svoltosi parallelamente a quell’occasione, collabora con altri maestri e il maestro Minoru Higa (9° Dan hanshi, Presidente Mondiale della Scuola Kyudokan e direttore tecnico della manifestazione) allo svolgimento dello Stage internazionale. Sempre in quell’occasione, il Maestro Oscar Higa riceve il grado di 9° dan Hanshi e la riconferma del ruolo di Direttore Tecnico Mondiale della Scuola Kyudokan.

Il M° Higa è solito dire: “L’armonia è il simbolo del Karate: come posso essere in armonia con gli altri se non sono in armonia con me stesso? Il Karate è la via verso l’armonia.” Alludendo al fatto che tutto è relativo è solito dire il suo motto: “In principio tutto importa. In ultima istanza niente importa”; ovvero bisogna sapere dare la giusta importanza a tutte le cose, ma al limite sapere fare il distacco da tutto. Lo si può anche sentire dire: “Nel Karate, come nella vita, sebbene sia importante iniziare ed arrivare, è di fondamentale importanza transitare”; ossia vivere ogni passo, ogni istante, vivere il momento. Quando gli si chiede per quale motivo pratica Karate, risponde : “Non direi che pratico perché cerco una filosofia, una esperienza mistica o per essere più forte. Pratico soltanto perché mi piace, mi fa bene, mi fa felice; il Karate è parte della mia vita senza cercare intenzionalità, senza che nessuno o niente mi obblighi. Come conseguenza della mia pratica raggiungo tutti gli altri obiettivi.”